Le conseguenze mediche dell’ abuso cronico di eroina comprendono vene segnate da cicatrice, infezioni dei vasi sanguigni e delle valvole cardiache, ascessi ed altre infezioni dei tessuti molli, malattie renali o del fegato. Complicazioni polmonari (compresi diversi tipi di polmonite e tubercolosi) possono derivare dal cattivo stato di salute del tossicodipendente come anche dagli effetti depressivi che l’eroina ha sulla respirazione. Molti degli additivi dell’eroina di strada comprendono sostanze che non si dissolvono rapidamente e producono un intasamento dei vasi sanguigni con conseguenti danni ai polmoni, al fegato, ai reni ed al cervello. Questo può causare infezioni o anche la morte di alcune cellule di organi vitali.
Sicuramente, lo scambio degli oggetti usati per iniettarsi l’eroina può portare a severe conseguenze come epatiti B e C, AIDS ed altri virus. Questi virus possono essere trasmessi da chi fa uso di eroina ai loro partner sessuali ed ai loro bambini.
Quali sono gli effetti dell’eroina durante la gravidanza?
L’uso di eroina può causare gravi complicazioni durante la gravidanza, compresi aborto e parto prematuro. Tra i figli di madri tossicodipendenti esiste un elevato tasso di mortalità infantile. Ad ogni modo durante la gravidanza i medici sconsigliano l’interruzione dell’uso di oppiacei perché accresce il rischio di aborti spontanei o parti prematuri; perciò la terapia con metadone è particolarmente indicata. Anche se vi è il rischio che il metadone causi dipendenza fisica nel bambino, questa può essere curata facilmente.
Perché chi usa eroina è particolarmente a rischio di contrarre AIDS ed epatite B e C?
I tossicodipendenti che fanno uso di eroina rischiano di contrarre AIDS, epatite B, C ed altre malattie infettive. Questo avviene attraverso lo scambio ed il riutilizzo di siringhe ed altri utensili utilizzati da persone infette. Inoltre, possono prendere il virus dell’AIDS e, meno spesso, il virus dell’epatite C attraverso rapporti sessuali con persone infette. Si stima che negli Stati Uniti un terzo dei casi di AIDS e più della metà dei casi di epatite C derivino dall’uso di siringhe usate per iniettare droga.
Ricerche finanziate dal NIDA hanno dimostrato che la prevenzione e la cura dell’abuso di droga sono molto efficaci nel prevenire la diffusione dell’AIDS, in quanto eliminano l’uso di droghe ed i correlati comportamenti a rischio (come scambio di siringhe e comportamenti sessuali a rischio).